Anteas Brianza nel territorio a servizio della comunità

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L'intervento del Presidente Alfredo Puglia all'Assemblea ordinaria dei Soci:

L’assemblea dei soci, per una associazione come la nostra è una occasione fondamentale per ripensare ciò che facciamo, come lo facciamo e soprattutto per chi lo facciamo, la risposta positiva a queste domande decide se “ne vale la pena”

Il primo aspetto da mettere a fuoco è la natura di ANTEAS, associazione di volontariato, quindi fondata sul “lavoro” volontario dei soci ché ogni giorno, con il loro impegno, rispondono ai bisogni delle persone che si rivolgono alla nostra associazione per un aiuto a risolvere i loro problemi. Se Anteas Brianza oggi, nonostante i tempi difficilissimi che stiamo vivendo c’è ed opera, è grazie al lavoro di ciascuno di noi, lavoro volontario e non pagato, ed è su questa gratuità che si costruisce quella trama di solidarietà la cui origine sta nella affermazione semplice e vera con cui Papa Francesco ha intitolato la sua Enciclica “Fratelli Tutti”.

Oggi è tempo di fare un bilancio delle nostre attività, bilancio economico, ma soprattutto bilancio sociale, numeri e cifre che nella loro apparente oggettività sotto intendono una realtà molto complessa, soprattutto relativamente alle difficoltà indotte dalla “pandemia” da Covid 19 che tutti abbiamo vissuto sulla nostra pelle nei 2000 ma dalle quale non siamo ancora fuori, anche se, soprattutto grazie ai vaccini, una via di uscita comincia a concretizzarsi.

Ma la pandemia ci ha certamente penalizzati ma non ci ha paralizzati, né scoraggiati, ma abbiamo cercato di rispondere il più adeguatamente possibile alle richieste che venivano poste, sia con le attività tradizionali (accompagnamenti) sia con nuove iniziative:

Una delle attività che abbiamo cercato di garantire, è stato l’accompagnamento degli ammalati Oncologici presso l’ospedale San Gerardo, e finché è stato possibile, il trasporto dei bambini autistici all’Istituto speciale di Tavernerio.

Dal mese di maggio abbiamo anche ripreso le diverse tipologie di trasporto, ovviamente condizionate dal ridotto numero di richieste, principalmente dovute a due fattori: il primo la riduzione, decisa dal sistema sanitario, della cosiddetta attività ordinaria (visite ed esami strumentali presso le strutture); il secondo fattore: il timore delle persone a recarsi nelle strutture sanitarie per paura di essere infettate dal virus.

Però, come è ovvio che sia, il mutare della realtà, induce chi in essa opera a mutare esso stesso, per adeguarsi il più possibile alle nuove esigenze che tale mutamento pone.

Così è stato anche per noi.

A Besana dove per anni abbiamo trasportato gli utenti al Centro diurno della RSA G. Scola (con la quale vigeva una convenzione), causa pandemia questo servizio è stato sospeso a tempo indeterminato. Allora, avendo la RSA la necessità di recapitare i reperti con i prelievi effettuati ai propri “ospiti”, ai diversi laboratori di analisi, abbiamo assunto come Anteas tale attività, che svolgiamo quotidianamente, Attività che abbiamo dovuto disciplinare tramite nuova Convenzione.

A Carate nell’autunno del 2020, abbiamo cominciato la discussione con la Amministrazione per una possibile convenzione che prevedesse il trasporto di persone con diversi gradi di disabilità, nei Centri di cura e riabilitazione loro dedicati. La convenzione è stata siglata nel mese di marzo u.s, ma già prima, di tale data alcuni nostri volontari (4 per ogni giorno) andavano in casa di una signora non autosufficiente, per aiutarla a sollevarsi dal letto e ricoricarsi.

Oggi la Convenzione di Carate implica l’impiego di 18 Volontari con 2 automezzi di proprietà del Comune.

A Muggiò, abbiamo continuato ad effettuare il trasporto dei bambini a Tavernerio, seppur con una sola auto anziché 2, in quanto i ragazzi più grandi ora li porta la Croce rossa, perché per noi sono diventati ingestibili. Oltre a questo, di intesa con l’Amministrazione, abbiamo assunto una serie di servizi che prima facevamo in forma più ridotta, intensificando il numero di persone che moviamo sul territorio. Questo ha avuto dei riflessi importanti sul parco auto. Grazie all’impegno della società concessionaria abbiamo rinnovato il comodato del COMBO, mantenuto lo SCUDO ed abbiamo acquistato un FIAT TALENTO che ci permette potenzialmente di trasportare 9 persone oppure 7 + carrozzina.

A Monza, come già detto abbiamo garantito il trasporto dei malati oncologici all’ospedale San Gerardo, oltreché il trasporto ai centri vaccinale delle persone che lo richiedono e continua la nostra collaborazione con il progetto “Pane e rose”. La sede centrale oltre che essere il centro direzionale e amministrativo dell’associazione, funge da supporto logistico funzionale ai diversi bisogni delle sezioni.

A Seveso, dove come negli altri territori si è praticamente azzerata la domanda di accompagnamento sociale, i nostri volontari hanno agito a supporto della Amministrazione facendo servizi di orientamento nel marcato cittadino, oppure a servizio delle parrocchie durante le celebrazioni religiose. A che qui, essendo in scadenza il comodato di un automezzo, abbiamo sottoscritto con il fornitore le procedure per attivare un nuovo comodato.

A Vimercate già da qualche anno non abbiamo più la Convenzione con il Comune, quindi il costo degli automezzi (come a Monza) è tutto a carico nostro. Questo comporta costi molto alti soprattutto relativamente alla manutenzione del DOBLO’ più vecchio. È una situazione a cui dovremo porre rimedio. Con il Comune già da tempo abbiamo iniziato un confronto, che se tutto va per il verso giusto, quest’ anno dovrebbe portare alla concessione ad Anteas di un automezzo ad alimentazione elettrica. Noi ci contiamo, perché altrimenti rischiamo di rimanere con un solo mezzo.

Con l’Azienda consortile OFFERTA SOCIALE, durante l’anno 2020, abbiamo mantenuto vivo il confronto cerca la possibilità di sottoscrivere dei protocolli che attraverso la costruzione di reti sociali sul territorio, possano aumentare l’offerta dei servizi nel vimercatese. Proprio in questi giorni abbiamo manifestato il nostro interesse al progetto di accompagnamento degli anziani ai centri vaccinali.

Il trasporto ai centri vaccinali, sarà una questione che interessa la nostra attività in tutte le sezioni anche nel tempo futuro e quindi dovremo essere adeguatamente attrezzati.

Una delle questioni fondamentali per il futuro della nostra Associazione è quella delle risorse e del loro reperimento.

La prima e più e importante risorsa sono i volontari persone di buona volontà a cui chiediamo di impegnarsi in Anteas per quello che si può, perché ogni ora offerta è un’ora preziosa.

Poi ci sono le risorse economiche, tra queste sostanziale è il contributo del 5 per mille, tasse che abbiamo già pagato e che faremo un gran bene se le destiniamo ad Anteas. Poi c’è il rapporto con le Amministrazioni locali e le convenzioni per i servizi erogati. Con le Amministrazioni sarà indispensabile discutere su come intendono garantire i servizi ai cittadini. Ma allo stato attuale si impone la ricerca di altre forme di finanziamento che possiamo definire di “Scopo”, cioè raccolta pubblica di fondi per finanziare progetti condivisi.

Facendo un consuntivo ad oggi dell’attività svolta in questi anni da Anteas Brianza, possiamo dire che abbiamo fatto e facciamo molto per la povera gente.

Ma seppur molto e certamente poca cosa nel grande oceano del bisogno; è come una goccia, ma se questa goccia mancasse anche l’oceano sarebbe più povero.

Alfredo Puglia -Presidente.

 

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